Sapevate che quando i nostri nonni andavano a scuola, si studiava anche tutto ciò che di interessante ed importante stava sull’Altopiano?
Durante la settima classe studiavano non solo la geografia italiana ma anche quella dei nostri paesi, in particolare la storia delle montagne, dei monumenti importanti e delle figure rilevanti vissute nei paesi.
Mia nonna, essendo nata e cresciuta a Vigolo, ha studiato principalmente esso, quindi vi riporto quello che ho trovato nei suoi quaderni. Un po’ di storia di Vigolo che forse non conoscete.
Il nome Vigolo deriva da “viculus”’ che in latino vuol dire “piccolo villaggio”. Il paese sorse in prossimità della più antica strada la “Viandanta” che, secondo la tradizione, fu costruita dai Romani quando occuparono il Trentino. Essendo che essa congiunge la Val d’Adige e la Valsugana, fu lungamente utilizzata nel I secolo dopo Cristo, ma perse leggermente d’importanza quando gli stessi Romani aprirono un’altra via, la “Claudia- Augusta” che congiungeva Trento con Pergine.
In tempi antichi il valico come i monti erano ricoperti di fitti boschi e vi abitavano orsi e lupi.
I primi abitanti furono certamente pastori, come tali, risalivano con i greggi, i corsi d’acqua per sfruttare i pochi pascoli. Essendo nomadi non costruirono né case né coltivarono la terra. Diversi furono i popoli che vi giunsero dalla Val d’Adige (Liguri, Etruschi e Galli) e dalla Valsugana (Veneti ed Euganei) ed in seguito i Romani.
Non si sa con certezza dove sorsero le prime abitazioni. Alcuni storici dicono che le prime case siano state costruite nei pressi di ‘’Ronchi’’ perché lì sono stati rinvenuti oggetti e rovine dell’epoca romana.
A voi piacerebbe che anche oggi si studiasse meglio il nostro territorio?