Quanti di noi odiavano o odiano tutt’ora i grandi temi fatti in classe? Spoiler, anche i nostri nonni scrivevano temi!
Se questa notizia non vi ha sconvolti, almeno gioite per il fatto che attraverso essi riusciremo a scoprire molto di più sul nostro territorio.
Oggi parliamo del carnevale! Nel quaderno dei temi di mia nonna ho trovato un tema molto curioso dal titolo “Carnevale d’altri tempi”. Scopriamone di più!

La sera avanti dell’ultimo di carnevale gli uomini preparavano i carri, i cavalli e i buoi. Gli ornavano con fiori finti, di carta, di rametti di abete, variopinti.
Dopo pranzo tutto il paese si radunava nella piazza del Popolo. Da lì tutti i carri in fila partivano e giravano per le vie del paese. Tutto il popolo, ma specialmente i bambini, andavano dietro a queste creazioni.
Sui carri vi erano tante maschere di diverse specie, vestiti con tanti colori. Sulla faccia avevano maschere di tutti i tipi: da porcellino, da volpe, da cane e tanto altro.
Su tutti i crocevia i carri si fermavano e un uomo che c’era su essi faceva la cosiddetta ‘’Predica delle verze’’, ovvero raccontava una storia buffa e divertente, per far divertire i passanti.
La gente li attendeva sulle vie e poi gli dava boccali di vino, farina gialla e salsicce.
Quando avevano finito il giro del paese, tornavano alla piazza e lì cucinavano la polenta.
Le maschere, intanto, lanciavano coriandoli ai passanti, allegri.
Finita questa giornata, tutti tornavano a casa, colmi di gioia.
Questo tema racconta il giorno di carnevale che per molti versi è simile a quello che festeggiamo noi! Ma proseguendo il mio viaggio nel quaderno, ho trovato un altro tema intitolato ‘’Il carnevale dei ragazzi’’
Mia nonna racconta che il giorno precedente a quando il tema è stato scritto, c’era stato il carnevale e il Parroco aveva organizzato una festa solo per i ragazzi.

Così scrive mia nonna: ‘‘Tutti gli scolari erano vestiti da maschera. Vi erano moltissime maschere diverse come da cane, o altri animali, da diavolo, da fata e molto altro. Quando tutti si furono preparati, iniziarono una ad una varie scenette.
Nella prima scenetta c’erano un gruppo di bimbe ben vestite ornate di fiori di carta. Esse cantarono alcune canzoni di carnevale.
Arrivarono poi gli aiutanti del Parroco che cantarono alcune canzoni e fecero varie scenette. Dopo di che i ragazzi sfilarono e poi il Parroco diede un sacchetto che conteneva dolci e coriandoli.
Giudicammo poi le scenette, in una specie di giuria.
Dopo aver pregato tutti insieme, siamo andati, contenti, a casa.’’