Cercando tra vecchie carte ho trovato un quaderno delle scuole elementari della mia pro-zia Renata Andreatta, nata nel 1944. Era molto brava a scuola e ha scritto tantissimi temi relativi a varie attività e luoghi di Bosentino. Un tema che mi ha particolarmente colpito, riguarda il Santuario del Feles.

Il Santuario della Madonna del Feles si trova nel comune di Bosentino a circa un Km dall’abitato, ed è su una collina vicino al castello, un tempo di proprietà dei conti Tabarelli. La storia di questo santuario risale alla data del 1724 e si dice che a un pastorello sordomuto, che era al pascolo con il suo gregge nelle vicinanze del castello, sia apparsa la Madonna e che abbia lasciato l’impronta della sua mano su di un sasso. Il sordomuto dopo l’apparizione riprese a parlare. Dopo questa apparizione i conti Tabarelli costruirono una chiesetta.

Nel 1932 entrò in Bosentino un nuovo sacerdote Don Clemente Deflorian che pensò di ingrandire questa chiesetta, così fra lui e la popolazione del paese venne subito iniziato il lavoro di ingrandimento della chiesetta e nello stesso anno i lavori furono terminati. Nello stesso anno fu costruito il campanile dove furono messe cinque campane. Io mi sono interessata per sapere a chi sono dedicate le campane, ma nessuno ha saputo dirmelo.

La chiesa ora ha un altare dove c’è la statua della Madonna con il bambino Gesù. In una nicchia c’è la statua di Maria Bambina. Ci sono poi due file di banchi e un confessionale. Sul soffitto ci sono varie decorazioni, le pareti sono rivestite di marmo e sono coperte di quadri offerti dalla gente miracolata. 

Nel nostro santuario, dei miracoli più recenti si ricorda questo: una certa Andreatta Domenica di Migazzone paralizzata alle gambe si recò al santuario, dopo una lunga preghiera si alzò guarita; nella sua preghiera fece un voto che se fosse guarita sarebbe andata suora, e così fu.

Il nostro Santuario è frequentato durante l’anno dalla gente dei paesi vicini. Il giorno otto settembre si ricorda il giorno dell’apparizione, e il paese fa la sagra. Al santuario in quel giorno i pellegrini sono più numerosi. Durante l’anno vengono celebrate delle messe che vengono ordinate dai fedeli.